Ho elencato in questo glossario i termini italiani più comuni che compongono la nomenclatura degli strumenti cordofoni con tastiera.
Parte della terminologia qui descritta è normalmente usata nel linguaggio tecnico. Alcuni fra i termini elencati sono invece proposti per sostituirne altri, a mio parere meno adatti a rappresentare l'elemento che vorrebbero descrivere.
Questa terminologia è la stessa che adottai per la stesura del catalogo "Musei e gallerie di Milano - Museo degli strumenti musicali" (Electa, 1997). Augusto Bonza
estensione musicale di uno strumento. E' indicato con la prima e l'ultima nota (per es. fa0-fa5). L'ottava corta è indicata con la nota reale e quella del tasto ospitante, separate da una barra (per es. do1/mi1-fa5). Nel caso in cui alcune note fossero mancanti, la loro assenza è indicata con un punto (per es. do1.re1-fa5 indica l'assenza del do#1)
componente del dispositivo di turcherie che imita l'omonimo strumento a percussione. Tale effetto è generalmente ottenuto percuotendo un gruppo di corde gravi con un tondino o una lastrina metallica.
Cinta del piano armonico
la porzione di fianchi (o fasce) che sovrasta il piano armonico, delimitandolo perimetralmente.
nella cassa di uno strumento, la serie di liste solidali alle fasce sulle quali è incollata la tavola armonica. In alcuni strumenti parte dei supporti serve da cordiera. Il supporto anteriore della tavola è invece denominato controsomiere.
Contropunte
nel ponticello d'alcuni pianoforti e strumenti da penna, punte aggiunte a quelle ordinarie che portano a una differente distribuzione delle forze prodotte dalla tensione delle corde.
piastra metallica o listello di legno nel quale sono infisse le punte d'aggancio delle corde. In molti strumenti da penna la funzione di cordiera è svolta da alcuni controfianchi.
Cornice
lista di legno, generalmente modanata, posta a delimitare alcune parti di uno strumento (i bordi della cassa e della tavola armonica, la rosetta, ecc.). Le cornici della cassa si distinguono - in relazione alla loro posizione - in c. esterne o interne, inferiori o superiori e di colmo.
Corona
elemento decorativo che cinge il perimetro di una rosetta.
nei pianoforti, tipo di meccanica in cui il moto del martello è indotto da uno spingitore - o pilota - azionato dal tasto; con o senza l'intervento d'elementi intermedi. Il martello agisce come una leva di terzo genere.
congegno per l'alterazione del timbro, o per l'aggiunta d'altri componenti sonori, tramite l'uso di meccanismi. A differenza dei registri i dispositivi sono sistemi aggiuntivi, importanti ma non essenziali alla produzione del suono dello strumento. Sono denominati d. i congegni di fagotto, "liuto", pizzicato, risonanza, sordina, turcherie, una corda, ecc.
Disposizione
tipo, numero e ordinamento dei registri di uno strumento. Negli strumenti da penna è rappresentata schematicamente rispettando la posizione dei registri così come sono situati nel vano dei salterelli. Per es. :
- 8'
- 4'
--------------
8'-
indica che i salterelli del registro posteriore (- 8') e del registro centrale (- 4') pizzicano la corda alla loro sinistra, quelli del registro anteriore (8' -) pizzicano la corda alla loro destra. La linea tratteggiata che separa i primi due registri dal terzo indica che quest'ultimo è suonato dalla tastiera superiore, ma che è possibile l'unione con la tastiera inferiore; se l'unione non fosse possibile, invece della linea tratteggiata si farebbe uso di una linea continua.
Distanziatore
elemento, di legno o metallo, posto nel vano dei registri per separare il somiere dal controsomiere, mantenendone invariata la distanza contrastando l'effetto della tensione delle corde.
strumento da penna - peculiare della scuola italiana - la cui cassa, di costruzione integrale, imita uno strumento più leggero inserito nella sua controcassa.
Fianco o fascia
ciascuna delle tavole laterali che compongono la cassa dello strumento. La preferenza per uno o l'altro dei due termini dipende dallo spessore della tavola ; per tavole inferiori a 8 mm, è preferibile impiegare il termine fascia. .
Fondo
tavolato che chiude inferiormente la cassa dello strumento.
Forcola
nei pianoforti, elemento a forcella sul quale è fissato il martello.
Fortepiano
antica denominazione del pianoforte, in uso, in particolare, a Vienna alla fine del XVIII e all'inizio del XIX secolo. Attualmente è impiegata per distinguere gli strumenti antichi da quelli più moderni; ma, in mancanza di un'interpretazione univoca di tale distinzione, è preferibile usare il termine pianoforte per tutti gli strumenti a tastiera con corde percosse da martelli.
Frontalino
parte anteriore del tasto, generalmente applicata. Può essere piano o intagliato; di legno, osso, avorio, pergamena, carta, o polimaterico.
striscia, tondino o quadratino di stoffa, pelle, o altro materiale morbido; posto tra due elementi della meccanica che entrano in contatto, evita rumore e consunzione delle parti rigide. In taluni dispositivi (p. es. il "liuto"), elementi di guarnizione sono usati per modificare il suono.
Guida dei salterelli
lista a rastrelliera entro le cui mortase scorrono i salterelli di un registro. L'uso di guide doppie, poste a distanza una sopra l'altra, era tipico delle regioni a nord delle Alpi. In Italia, di solito, era utilizzata una sola guida per ciascun registro, più alta e composta di tasselli mortasati.
insieme delle corde di uno strumento. Per estensione, i loro materiali e diametri.
Indiretta (meccanica)
nei pianoforti, tipo di meccanica in cui il moto del martello è causato dall'innesco della sua codetta con lo scappatore o una barra fissa. Il martello agisce come una leva di primo genere.
negli strumenti da penna, termine improprio - ma ormai d'uso comune - per indicare il dispositivo che, posto a ridosso di uno dei ponticelli, preme materiale morbido contro le corde smorzandone il suono. Non va confuso col registro nasale (ingl. lute stop). Nei pianoforti, un dispositivo affine è denominato pizzicato.
nel pianoforte, elemento che percuote la corda. Composto d'asta e testa del martello. La testa del martello è generalmente ricoperta di materiale morbido (per es. pelle o feltro).
Meccanica
insieme di parti in movimento azionate da una tastiera. Molto semplice negli strumenti da penna, più complessa nei pianoforti. In questi ultimi, si può suddividere in due principali categorie: diretta e indiretta. Nella prima il martello è sospinto verso le corde da un pilota (o da un sistema di piloti) azionato dal tasto; nella seconda il martello urta un ostacolo che ne causa il sollevamento verso la corda.
Modanatura
profilo di sezione d'un pezzo con funzione decorativa. La modanatura può essere ricavata direttamente nel pezzo o riportata in una cornice.
Moderato
in alcuni pianoforti, effetto di pianissimo ottenuto interponendo tra martello e corda una striscia di materiale morbido (pelle, panno o feltro).
Molletta
elemento flessibile, posto sul retro del bilancino, che ne permette il ritorno nella posizione d'origine dopo la discesa del salterello. Generalmente era di lamina d'ottone o di setola.
Montante
elemento strutturale posto verticalmente.
Mortasa
intaglio lungo. Nelle guide dei salterelli ha forma rettangolare o di parallelogramma.
piano sopra il quale sono tese le corde; comprende, generalmente, le superfici superiori della tavola armonica e del somiere.
Pianoforte
strumento cordofono a percussione con tastiera, in cui l'elemento percussivo è di solito costituito da un martello (generalmente ricoperto di pelle, feltro o altro materiale morbido).
punta metallica infissa nel ponticello contro cui è appoggiata una corda.
Punta d'aggancio
punta metallica infissa nella cordiera, sulla quale è agganciata una corda. In alcuni strumenti antichi ha forma di chiodino con capocchia.
Punta di bilanciamento
punta metallica, infissa nella traversa di bilanciamento nel telaio della tastiera, che funge da perno del tasto.
Punta di guida
punta metallica infissa in coda al tasto - o in una traversa del telaio della tastiera - che serve da guida allo scorrimento del tasto stesso.
Punto di bilanciamento
fulcro di leva di un tasto. E' espresso con la misura della distanza tra il punto stesso e l'estremità anteriore del tasto, lastrina o blocchetto inclusi.
Punto di pizzico
negli strumenti da penna, punto in cui è pizzicata una corda. Per misura del punto di pizzico è intesa la distanza di quest'ultimo dal ponticello del somiere.
negli strumenti da penna, asticciola di legno (pero, noce, faggio e altri) messa in funzione dalla leva del tasto. Al salterello sono annessi un bilancino, una molletta, un plettro e uno o due smorzi. Nel suo movimento verso l'alto il s. porta il plettro a pizzicare la corda mettendola in vibrazione; quindi, fermato dal traversino, ridiscende ed estingue la vibrazione tramite lo smorzo inserito all'estremità superiore.
Scappamento
nei pianoforti, meccanismo che permette al martello di recuperare una posizione di riposo con il tasto abbassato.
elemento di collegamento in un particolare tipo di meccanica (Sticker action); usata, prevalentemente in Inghilterra, per i pianoforti a sviluppo verticale.
Stichmass
termine tedesco, improprio ma comunemente utilizzato nel moderno linguaggio tecnico, indica la misura di tre ottave sulla tastiera.
spazio tra somiere e controsomiere in cui sono alloggiate le guide dei salterelli (negli strumenti da penna) o in cui si sollevano i martelli (nei pianoforti).
Vano della tastiera
sede in cui è inserita la tastiera.
Verticale (pianoforte ...)
pianoforte con cassa rettangolare a sviluppo verticale.